CITTA' DI PORTOGRUARO
La risposta del sindaco Toffolo
all'interrogazione sul Blogger
per le spese causa penale...
L'Amministrazione comunale
non intende procedere
in Cassazione...
Ieri sera, intorno alla mezzanotte, in Consiglio comunale si è data risposta all’Interrogazione (clicca qui) che riguardava le spese sostenute dal Comune di Portogruaro nella causa penale contro un noto Blogger locale che li ha visti soccombenti nel secondo grado di giudizio presso la Corte di Appello di Trieste, e condannati a rifondere le spese legali alla controparte.
Il noto blogger è Gianfranco Battiston, ossia il sottoscritto, destinatario nel marzo 2019 di un esposto-querela da parte dell’allora sindaco Maria Teresa Senatore, con poi la costituzione come parte civile in giudizio nel mandato successivo del neo sindaco Florio Favero, entrambi rappresentati dall’avvocato Serenella Giacomel (clicca qui), con una richiesta danni d’immagine della città e diffamazione di 30.000 ciascuno, per un totale di ben 60.000 euro!!
La causa è andata avanti anche con il Commissario prefettizio Iginio Olita, che mi ha visto soccombente in primo grado nel Tribunale di Pordenone, naturalmente io, convinto di essere nel giusto, sapendo di non avere fatto nulla di quello di cui ero accusato, ho fatto ricorso in appello, a questo punto e all’ultimo minuto, pure l’attuale amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi Toffolo, che ha preso in eredità questa incresciosa vicenda legale/penale, ha deciso di proseguire nell’azione punitiva, che se vincente mi avrebbe messo in mezzo a una strada!!
Fatta questa doverosa introduzione per ricordare di cosa stiamo parlando, essendo trascorsi da allora oltre 5 anni, torniamo a ieri sera e a cosa ha detto il sindaco in risposta al gruppo di opposizione “Per un’altra Portogruaro” che voleva sapere cosa era costato alla comunità questo contenzioso penale contro il Blogger e se era intenzione del Comune di andare in Cassazione.
Così il sindaco Toffolo in alcuni passaggi dopo avere specificato e quantificato i costi totali nella somma di 10.132,22 euro:
“Per quanto riguarda l’intenzione dell’Amministrazione comunale se proseguire o meno, la nostra amministrazione NON intende procedere con un successivo livello di giudizio, quindi in Cassazione, assolutamente.”
“Siamo in attesa di acquisizioni delle motivazioni che possono legittimare il riconoscimento del rimborso delle spese da debitore sul fondo rischi.”
“L’unica osservazione che posso fare è che ovviamente avendo vinto in Primo grado era ed avendo il ricorrente aver fatto ricorso, diciamo, era obbligo (?!) del Comune di opporsi al ricorso.”
Mentre la consigliera Irina Drigo dichiarava: “Ci fa piacere sapere che non c’è l’intenzione di proseguire con ulteriori gradi di giudizio, viste e considerato che, insomma, questi 10.000 euro a nostro parere potevano essere risparmiati tranquillamente. Quindi grazie.”
Che dire, anche a me fa piacere sapere che il Comune di Portogruaro non intenda andare in Cassazione, ma non lo fa certamente per bontà verso la mia persona, altrimenti si sarebbe fermato prima, senza spendere altri inutili soldi (di noi cittadini) per resistere in appello, e i soldi totali sborsati (oltre al lavoro degli uffici) sono comunque di più, sommando tutte le Determine di spesa pubblicate nell’Albo pretorio comunale si raggiunge una spesa complessiva di ben 10.418, 85 euro e fino adesso in pratica il Comune ha pagato solo l’avvocato Giacomel (primo grado > € 2.495,10), resta da pagare l’avvocato Tonon (secondo grado/appello > € 3.647,80) e le spese processuali di soccombenza di € 4.275,95 che a me sono state forzatamente anticipate dalla Senatore (che poi si rifarà sul Comune), pertanto alle due parti civili a me avverse, tutto questo agire contro di me è costato loro fino adesso oltre 20.000 euro.
Dispiace però che in Consiglio comunale si sia parlato solo di soldi su questa vicenda che ha visto il Blogger che ha osato esprimere una critica politica e per questo messo in “graticola” per 5 anni, e non si sia invece posto l’accento sul perché di questa scelta amministrativa e volontà di punire un cittadino fino a poter ridurlo sul lastrico, con quale etica e morale, parole tanto care a Toffolo e che abbiamo sentito echeggiare nel “Caso Scavo”, e soprattutto con quale senso di umanità e solidarietà verso un proprio concittadino (pensionato) che delinquente non è, qui a mio avviso non c’è da ringraziare nessuno, ma solo riflettere…
G.B.
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